Professor Lorenzo Jurina premiato per la XXVI° edizione del Premio Rotondi - Jurina & Radaelli
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Professor Lorenzo Jurina premiato per la XXVI° edizione del Premio Rotondi

Pasquale Rotondi è stato uno storico dell’arte che, durante la Seconda Guerra Mondiale, riuscì a nascondere e proteggere dai saccheggi nazisti più di diecimila opere d’arte. Grazie a lui, nel 1946, grandi capolavori provenienti da ogni parte d’Italia sono stati riconsegnati ai loro musei di appartenenza.

In suo onore, dal 1997, il Premio Rotondi, creato da un’idea di Salvatore Giannella, viene  assegnato a chi si distingue particolarmente per “esemplari azioni di salvataggio del patrimonio artistico”.

Il Premio Rotondi, promosso e riconosciuto con la legge n. 111/2009, è organizzato dall’amministrazione comunale di Sassocorvaro Auditore, e si svolge nel contesto della Art Week Montefeltro. La premiazione della sua XXVI edizione si è svolta sabato 1 giugno 2024.

La giuria, presieduta da Giovanna Rotondi Terminiello e coordinata da Giannella, ha assegnato questo importante riconoscimento a “eroi normali” che si sono dedicati a praticare “l’arte di salvare l’arte”.

Tra gli importanti nomi citati, spicca quello del professor Lorenzo Jurina, vincitore della sezione Italia 2024. Da anni, Jurina coltiva “l’arte di salvare l’arte” attraverso il consolidamento delle strutture dei monumenti storici.

Grazie ai suoi progetti, che hanno riguardato il recupero di colonne, pilastri, muri, solai volte e coperture, è riuscito a dare una nuova vita e, allo stesso tempo, a preservare la storia di edifici dall’immenso valore storico, artistico, architettonico e culturale. Dal Palazzo della Ragione di Milano, alla Galleria Vittorio Emanuele II, fino a Pompei, si è sempre dedicato con passione ed ha permesso la rinascita di tanti monumenti importanti, a volte abbandonati e a rischio di crollo.

Essenziale è il rispetto dell’esistente. La maggior parte delle soluzioni di consolidamento proposte sono tendenzialmente reversibili, rispettose del principio disciplinare del minimo intervento, diventando un valore aggiunto alle strutture.

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