Chiesa di Santa Caterina a Lucca - Jurina & Radaelli
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Il consolidamento e il recupero dell’antico “stenditoio” della chiesa di Santa Caterina

Una grande soddisfazione per la città

Tra il 1738 e il 1748 venne costruita, nel centro storico della città di Lucca, la chiesa di Santa Canterina. Progettata dall’architetto lucchese Francesco Pini, allievo e collaboratore di Filippo Juvarra, che introdusse nella tradizione toscana una nuova geometria orientata verso il barocco romano, la chiesa fu terminata nel 1743 e consacrata nel 1748.

Soprannominata la “chiesa delle Sigaraie” per via delle operaie che andavano lì a pregare prima di iniziare il lavoro nella vicina Manifattura Tabacchi, Santa Caterina è rimasta chiusa per circa quarant’anni. Nel 2013, infine, l’interessamento del FAI (Fondo Ambiente Italiano) con l’iniziativa “I Luoghi del Cuore” ha portato ad un rinnovato interesse per la chiesa da parte del Ministero dei Beni Culturali.

Santa Caterina possiede una particolare conformazione architettonica, con un comodo accesso ai locali del sottotetto tramite una scala a chiocciola in pietra. Una costruzione che ci ha offerto, fin da subito, lo spunto progettuale per non limitarci al mero consolidamento statico, ma a procedere con un intervento complessivo di valorizzazione dell’antico “stenditoio”.

La volontà alla base dei lavori di consolidamento e recupero era volta a creare un percorso di visita alla chiesa, pensato per condurre ai luoghi più segreti e “intatti”.
I visitatori, in questo modo, dopo essere stati avvolti dalla spettacolare illusione delle architetture dipinte, visibili da terra osservando l’imponente cupola ellittica, possono “svelare l’inganno” salendo nei locali del sottotetto. All’interno di esso si può godere dell’affresco della Gloria di Santa Caterina da una vicinanza che emoziona, scrutando le affascinanti tecniche costruttive della struttura di copertura.

L’ attenzione progettuale si è orientata in direzione di una maggiore conservazione possibile, sia degli elementi strutturali in legno, della copertura e dei solai, sia della pavimentazione esistente in cotto. Le travi lignee di solaio sono state integrate con nuovi elementi di rinforzo a sezione mista, in legno-acciaio, così da rendere solidi i vari elementi. Al termine dei lavori è stato riposizionato il pavimento originario in pianelle di cotto. Le capriate di copertura sono state mantenute, affiancando nuovi elementi di acciaio di rinforzo, con funzione di ausilio all’esistente, che ha mantenuto la sua autenticità. Il piano di falda, realizzato in pianelle, è stato rivestito da un sottile strato estradossale di malta di calce e rete in fibra di vetro, con funzione di diaframma antisismico. A livello di comportamento globale delle murature, si è scelto un sistema di tiranti a “V” che controventano la parte alta della chiesa, scarsamente vincolata, in caso di sisma. La cupola ellittica è stata rinforzata mediante un sistema di “arco armato”, con cavi disposti lungo i paralleli, per incrementare la resistenza ai carichi orizzontali, e lungo i meridiani, per migliorare il comportamento sismico.

Dal piano dello stenditoio ora è possibile scendere di un livello, attraverso una nuova scala a chiocciola metallica. Le necessità distributive sono state conciliate con le esigenze strutturali, inserendo un elemento funzionale che sia in grado di fungere anche da consolidamento statico globale del campanile stesso.

Insieme alle varie figure coinvolte e ai cittadini lucchesi, è stata una grandissima soddisfazione per noi inaugurare la chiesa restaurata nel luglio 2014.
Gli interventi di restauro e quelli di consolidamento statico sono stati condotti con discrezione e volutamente dichiarati in quanto affiancano le originarie strutture del monumento. Un progetto pensato per incrementare la sicurezza del monumento, nel massimo rispetto, che ha permesso alla Chiesa di Santa Caterina di tornare alla comunità.

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