In seguito ai sopralluoghi che abbiamo condotto, abbiamo notato la necessità di intervenire con opere di messa in sicurezza e consolidamento statico degli archi in muratura presenti in alcuni ambienti al piano terra.
Il completamento dell’opera prevedeva anche il riempimento dell’interstizio tra la muratura e l’arco metallico con una malta a ritiro compensato capace di assicurare il contatto tra la struttura esistente e quella nuova. Rispettando il criterio di intervento conservativo, abbiamo realizzato il piatto a vista di larghezza pari a quello della struttura in muratura e il piatto a contatto con la muratura e il riempimento dell’interstizio in sotto squadro di 2 cm per parte, per avere la piena leggibilità della struttura originaria.
Per la seconda fase progettuale, abbiamo ripristinato le condizioni di continuità materica degli elementi del chiostro. In particolare, abbiamo realizzato la ricucitura della muratura dei pilastri, nelle zone fessurate, e l’integrazione delle catene di contrasto degli archi nelle zone dove risultano mancanti. Le cuciture armate sono state eseguite in corrispondenza delle varie zone fessurate dei pilastri, utilizzando, per ciascuna zona fessurata, un totale di 16 barre inox di piccolo diametro.
Un ulteriore intervento intrapreso nella seconda fase è stata l’integrazione delle catene mancanti, in particolare, al piano terra e al piano primo, nell’angolo sud-est.
Infine, abbiamo realizzato una campagna diagnostica di misurazione della tensione di tutte le catene esistenti, mediante prove dinamiche a vibrazione. Queste misurazioni, oltre a restituire il valore di tiro dei singoli elementi, ci hanno permesso di valutare eventuali anomalie e quindi la necessità di intervenire con integrazioni di catene aggiuntive.
La terza fase di progettazione, in fase di consegna, interessa il comportamento globale dell’edificio e, in particolare, il comportamento delle volte, con particolare attenzione a quelle fessurate.
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