Intervento sul Ponte Antico a Omegna - Jurina & Radaelli
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Intervento sul Ponte Antico a Omegna

Restauro architettonico, consolidamento e ricostruzione dell’arco mancante

In assenza di un secondo arco è venuta meno per oltre un secolo la funzionalità del ponte che avrebbe dovuto collegare le due sponde del fiume Strona per permettere il passaggio dal centro storico alla Chiesa della Madonna della Neve.

Il lavoro di restauro del ponte antico di Omegna, situato lungo il torrente Strona e commissionato dal parroco, Don Gian Mario Lanfranchini, ha posto fin da subito due questioni progettuali: il consolidamento dell’arcata storica e la ricostruzione del secondo arco, crollato intorno agli anni ‘20 del ‘900.

Per il consolidamento dell’arco in pietra ancora presente, abbiamo deciso di adottare la tecnica dello “scuci e cuci”, soprattutto per il rafforzamento dei piedritti in muratura, che presentavano ampie lacune. Oltre agli interventi locali, sono stati adottati alcuni interventi globali di incatenamento trasversale, tramite l’inserimento di diatoni in barre di acciaio, e realizzato un diaframma superiore orizzontale, in continuità con l’arco ricostruito.

In risposta alla sfida più grande, ossia la costruzione del secondo arco, abbiamo valutato tre possibilità. La prima, realizzare un secondo arco totalmente in pietra, garantendo una continuità costruttiva e materica con l’arcata superstite; questa opzione è stata scartata sin da subito considerato l’elevato onere economico e le difficoltà esecutive. Una seconda opzione ha valutato la realizzazione di una struttura in acciaio, prendendo ad esempio il Pont Trencat a Barcellona. Anche questa seconda ipotesi è stata scartata, poiché ritenuto un inserimento contemporaneo ed eccessivamente gestuale nel contesto del torrente Strona.

Siamo arrivati così alla decisione finale, concordata con la Soprintendenza, optando per una struttura in cemento armato, e dunque massiva, rivestita in pietra locale, in modo che l’intervento mantenesse una certa uniformità visiva.

L’intervento strutturale si è concluso nel settembre 2023, in attesa di completare le finiture.

Il progetto è stato realizzato con la collaborazione degli architetti Andrea Baldioli e Gianfranco Ciuffo.

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